Il mondo che cambia (Parte 1) - Elettrosmog e il suo sviluppo

Elettrosmog: una parola che penso tutti abbiamo sentito. Ma cos’è esattamente e perché questo argomento sta diventando sempre più importante per ognuno di noi? Con Elettrosmog ci si riferisce a tutti i campi elettromagnetici generati artificialmente che sono presenti nell’ambiente e alla conseguente esposizione permanente all’uomo ad essi.

L’elettrosmog è equiparabile alle radiazioni non ionizzanti ed è suddiviso in:

  • Campi statici (campo magnetico terrestre, trasmissione diretta della corrente ad alta tensione)
  • Campi elettrici e magnetici a bassa frequenza (fino a circa 300 Hz – linee AC, elettrodomestici)
  • campi elettromagnetici ad alta frequenza (10Mhz-600 GHz – 5G. LTE, Wi-Fi, Radar, Microonde, Cellulare, Ultra Shortwave, Onde Corte, Onde medie, Onde lunghe, Baby Monitor)

Le radiazioni derivanti dal calore e le radiazioni ionizzanti (come i raggi X) non vengono considerate elettrosmog, anche se si tratta correttamente di onde elettromagnetiche o radiazioni di particelle. Nella nostra epoca la digitalizzazione continua a crescere e l’aumento delle infrastrutture per rendere sempre più digitale e interconnesso il nostro mondo aumentano. Questo fa crescere l’esposizione all’elettrosmog alle famiglie, nelle scuole, nelle fabbriche e anche quando siamo all’aperto. Le emissioni elettromagnetiche a bassa e alta frequenza generate artificialmente stanno aumentando rapidamente proprio per lo sviluppo e la diffusione delle nuove tecnologie.

Per esempio i telefoni senza filo DECT (quelli nelle nostre case) e i telefoni cellulari per la loro enorme diffusione dovuta alla loro grande utilità, hanno cotribuito molto all’aumento dell’elettrosmog. Per molti bambini e adolescenti, lo smartphone, il tablet e il laptop sono apparecchiature irrinunciabili. Per garantirci una completa accessibilità ai servizi che questi dispositivi offrono, è quindi necessario erigere sempre più antenne per la telefonia mobile. Si stima che attualmente vi siano più di 7,3 miliardi di telefoni cellulari utilizzati attivamente in tutto il mondo e sono in continuo aumento.

Oltre a ciò sono sempre più diffuse le reti Wireless (WLAN -WiFi), Bluetooth e Ultrawideband (UWB). Si tratta ulteriori radiazioni elettromagnetiche a radiofrequenza che ci permettono di collegare vari dispositivi di telecomunicazione e computers per scambiare dati in modalità wireless e talvolta mobile.

L’uso della domotica per le famiglie e le imprese è in aumento. Con l’obbiettivo di migliorare la qualità della vita e contribuire all’efficienza energetica e quindi al risparmio energetico, si realizzano strutture intelligenti che interagiscono con sistemi di elaborazione. Devono essere interconnesse e frequentemente sono interconnesse attraverso reti senza fili. Quindi questo maggiore comfort e riduzione di consumo energetico si associa a un’ulteriore esposizione alle radiazioni elettromagnetiche.

L’Ufficio federale per la protezione dalle radiazioni tedesco (BfS) pubblica frequentemente indicazioni che aiutano le persone a imparare a proteggersi dalle radiazioni elettromagnetiche. Sul loro sito web si può trovare la seguente affermazione: “Al fine di proteggere la popolazione dai pericoli per la salute causati dai campi elettrici e magnetici dei sistemi a bassa frequenza e corrente diretta, la 26a ordinanza sull’attuazione della legge federale sulla protezione (26th BImSchV) fissa valori limite. Al fine di tener conto delle incertezze scientifiche in merito agli effetti sulla salute di questi settori, il BfS raccomanda ulteriori misure precauzionali.” Un ente pubblico di una nazione europea, pone quindi attenzione alla possibilità di rischi per la salute causati dall’inquinamento elettromagnetico. Il valore SAR (tasso di assorbimento specifico) viene utilizzato come base per la definizione dei valori limite. È una misura dell’assorbimento dei campi elettromagnetici in un corpo o materiale. L’assorbimento dell’energia elettromagnetica porta sempre al riscaldamento di un corpo. Il SAR indica l’effetto di riscaldamento che la radiazione attua sul corpo o sullìoggetto in questione. Quindi, i valori limite di emissione che vengono indicati i telefoni cellulari si basano solo sull’effetto termico della radiazione elettromagnetica e non sull’effetto della radiazione stessa. Altre possibili influenze delle radiazioni, come il possibile danno genetico della cellula o simili, non sono prese in considerazione. Allo stato attuale, molti studi su questi effetti sono ancora a stati iniziali e non sono danno ancora evidenze inconfutabili sugli effetti delle radiazioni sul corpo umano. Vi è però preoccupazione da parte di molti medici su questi aspetti e vi sono ipotesi che sono indagate di un legame tra l’aumento dell’incidenza di alcune malattie e le radiazioni elettromagnetiche.

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