Risultati del test per valutare la riduzione dell'effetto antenna sull'essere umano da parte della tecnonologia VIVOBASE riferito alle frequenze del 5G.
Persona sottoposta alla prova: maschio, 73 anni, circa 16 ore senza uso VIVOBASE.
Strumenti di misura: Misuratore di Frequenze Gigahertz Solutions HFW59D con antenna corta a contatto; registrazione del livello di output con Fluke 289 misurazione del rumore con Tascam DR-05
Procedura di test: contatto ripetuto tre volte con l’antenna su pollice e indice, ciascuno:
Generazione di segnale (modulazione AM 400 Hz, 3,5 GHz,-25 dBm)
1. Dopo 10 min. misurazione dell’azione del generatore di segnale
2. Dopo altri 10 min. sotto l’influenza del generatore di segnale, ma con Vivobase Mobile sulla coscia destra della persona con la quale è stato effetutato il test.
L’intero processo è stato poi ripetuto dopo 1 ora.


La figura 2 mostra la diminuzione dell’effetto antenna del corpo umano. Dopo 10 minuti dall’inizio dell’utilizzo della tecnologia VIVOBASE, è possibile vedere una riduzione di oltre l’80% delle radiazioni sul corpo.
La modalità d’azione di VIVOBASE:
I campi sferici sono campi naturali e vitali che agiscono in determinate gamme di frequenza favorevoli al fisico e alla psiche degli esseri viventi.
La Terra è soggetta a continui cambiamenti e quindi i campi magnetici terrestri stanno continuamente aumentando. Allo stesso modo, sono cambiate anche le frequenze Schumann e lo spettro dei campi sferici e i campi elettromagnetici generati artificialmente (elettrosmog) vanno ad agire sempre di più sugli gli esseri viventi.
La tecnologia VIVOBASE simula i “campi sferici” che riportano lo spettro modificato allo stato originale. I campi sferici simulati si diffondono in modo particolarmente efficace entro il raggio di azione corrispondente. Di conseguenza, la tecnologia VIVOBASE “riduce” la sensibilità degli esseri viventi alla radiazione elettromagnetica generata artificialmente (elettrosmog) nella sua sfera di influenza.
VIVOBASE è uno strumento per sentirsi più a proprio agio sotto l’influenza dell’elettrosmog. La tecnologia polarizza le molecole d’acqua nello strato più esterno della pelle, in modo che il corpo assorba meno i campi elettromagnetici generati artificialmente.